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Perché questi sono i 2 migliori investimenti che potrai mai fare?

03/05/2025 09:05

Redazione

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Perché questi sono i 2 migliori investimenti che potrai mai fare?

Scopri i 2 migliori investimenti che potrai mai fare e di cui nessuno parla... su XKÉ Blog

Perché questi sono i 2 migliori investimenti che potrai mai fare?

Il mondo della finanza personale è saturo. Consigli, strategie, trucchi infallibili e teorie di ogni sorta producono ormai su ogni canale social un frastuono assordante. Ma in questo marasma di nozioni, grafici, proiezioni e formule, si finisce col perdere di vista le basi, ciò che davvero può fare la differenza nelle nostre vite.


Così, tra investimenti fattoriali, mercati efficienti, ottimizzazioni dei portafogli e analisi dei fondamentali, quasi nessuno parla più dei 2 migliori investimenti che chiunque potrà mai fare nella propria vita (almeno in Italia).


Il primo investimento, rullo di tamburi… è l’istruzione. Non un argomento sexy come le criptovalute o il trading intraday, ma infinitamente più redditizio e, soprattutto, affidabile. Una certa narrativa nichilista diffusasi negli ultimi anni ha fatto passare l’idea che investire nell’istruzione, laurearsi, magari prendere anche un master, non serva più a nulla. Beh, i fatti dimostrano che non è così.


Sicuramente è passata da molto tempo l’epoca in cui laurearsi era garanzia di posto fisso, stipendi doppi o tripli rispetto ai non laureati e un prestigio sociale innegabile. Ed è altrettanto vero che nella marea di facoltà esistenti, alcune aggiungano davvero poco valore al curriculum. Ma le statistiche parlano chiaro: nei primi anni di carriera, tra i 25 e i 34 anni, un laureato guadagna il 22,6% in più di un non laureato e con l'età e l'esperienza, il divario cresce ulteriormente; dai 35 ai 44 anni, si sale al 38% e dopo i 55 anni, al 79%.

 

Confronto reddito laureati e non

Fonte: Sky TG24

In Italia, con ottime facoltà (checché se ne dica) e costi decisamente contenuti rispetto ad altri paesi, laurearsi è praticamente l’affare di una vita. Usando i dati del grafico precedente, proviamo a ricostruire la vita lavorativa dei due gemelli Luca e Dario, il primo laureato ed entrato nel mondo del lavoro a 25 anni, il secondo diplomatosi e impiegato già a 19 anni.


Luca deve investire circa 50.000 euro per pagarsi gli studi fuorisede. Supponiamo che siano i suoi genitori a darglieli (se i suoi genitori non fossero in grado di sostenere una spesa simile, probabilmente Luca avrebbe accesso a ulteriori sconti e agevolazioni). Dario, invece inizia a lavorare con uno stipendio medio lordo di 24.000 Euro all’anno per i primi 5 anni. Ebbene, a 65 anni, alla soglia della pensione, Luca avrà guadagnato quasi 500.000 euro cumulativi lordi più di Dario. Supponendo una pressione fiscale media del 40%, parliamo di 300.000 euro netti a fronte di un investimento iniziale di 50.000 euro.


A conti fatti quei 50.000 euro investiti in una laurea hanno fruttato a Luca un rendimento composto annualizzato superiore al 5% per 40 anni e con una volatilità da fondo monetario. Un investimento con i fiocchi, specialmente considerando tutti i vantaggi aggiuntivi, come aver fatto per 40 anni lavori mediamente più appaganti, meno faticosi e più sicuri di Dario, aver patito un tasso di disoccupazione medio pari alla metà di Dario nell’arco della carriera e ritrovarsi a 65 anni con la possibilità di mettere ancora a frutto le sue competenze ed esperienze, lavorando ancora a lungo, tenendosi attivo e vivendo mediamente quasi 4 anni in più del suo gemello diplomato (sì, il titolo di studio incide statisticamente anche sull’aspettativa di vita).


Una vittoria a mani basse! E non si ripeta per l’ennesima volta la tiritera che tanti miliardari sono felicemente non laureati. Quasi tutti i miliardari non laureati, Bill Gates e Mark Zuckerberg in testa, hanno gettato le basi per la costruzione dei rispettivi imperi proprio mentre frequentavano l’università, anzi proprio perché frequentavano l’università. Diversamente non avrebbero incontrato le persone che li hanno aiutati a realizzare i loro progetti, non avrebbero acquisito le competenze che hanno applicato così precocemente e, nel caso di Zuckerberg, non avrebbe forse nemmeno avuto l’idea di creare un “social network”. Senza arrivare a questi estremi, l’università permette di conoscere persone, visitare luoghi e creare legami che possono arricchirci in molti modi diversi, non solo economicamente.


Nel prossimo articolo scopriremo il secondo miglior investimento che potrai mai fare. Siamo certi che sarà di nuovo una sorpresa.


Per approfondire

Quale università

“Questo libro è la guida definitiva per scegliere consapevolmente il percorso di studi dopo il diploma.”


Guida completa alla scelta del corso di laurea

“Il volume rappresenta un utile strumento per una scelta consapevole del corso di laurea attraverso un percorso di orientamento che integra l’aspetto psico-attitudinale con le conoscenze pratiche sul mondo universitario.”